LA PIOGGIA E L'ESILIO
Testo e Musica di M. LOCASCIULLI 

© 1995 Edizioni Musicali Piccola Luce / Bollettino


Piove su queste parole 

C'è un po' di nebbia e l'inverno francese 

Facce parole veloci 

Ombrelli che corrono taxi e metrò 


Ti guardo ed è come l'attesa 

Di un treno che arriva da un altro paese 

Un posto mai visto un accento straniero 

Il resto del conto che ho pagato in un bar 


Ma io non ricordo il vestito che avevi 

Una giacca una borsa un cappello un foulard 

Ma io non ricordo che lingua parlavi 

A volte lasciavi le frasi a metà 


Le braccia mi dicono ottobre 

In un viale di foglie Parigi e il suo cielo 

I lampioni di ghisa nei vicoli scuri 

Le chiese le scale e un cuscino d'hotel 


Ma io non ricordo più a cosa pensavi 

Riflessa sui vetri guardavi lontano 

Ma io non ricordo che sogni facevi 

A volte lasciavi i tuoi sogni a metà 


L'esilio è in questa canzone 

L'odore del fiume una chiave un portone 

Un'ombra che scivola un cambio di mano 

Un pacco un messaggio un biglietto uno scalo lontano 

È il ricordo che insegui e non fermi mai 


Che freddo in quello che sembra un sorriso 

E invece è l'insegna di un cinema chiuso 

La luce che filtra da un'altra finestra 

La scia di un battello che fuma e va via 


Ma io non ricordo le calze che avevi 

La giacca una borsa un cappello un foulard 

Ma io non ricordo chi è che ha rubato 

E chi invece ha lasciato le cose a metà 


Piove su queste parole 

C'è un po' di nebbia e l'inverno francese 

Ti scrivo da un altro paese 

Tra ombrelli che corrono taxi e metrò