MIMMO LOCASCIULLI
Delitti perfetti
di Dodi Moscati
I trent’anni e dintorni hanno ispirato a Mimmo Locasciulli un disco, i quaranta invece hanno stimolato nel cantautore abruzzese una gran voglia di rileggersi, di verificare con la maturità di oggi parte del suo repertorio più significativo. E’ nato così "Delitti perfetti", tredici brani pescati un po’ da tutti i suoi dischi più due inediti, la title track e "Povero me". Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il dottor Locasciulli si divideva tra l’ospedale (questo lo fa ancora) e il piccolo glorioso palco del Folkstudio di Roma, ed ultimamente è passata anche un bel po’ di acqua oceanica. Infatti erano anni che Mimmo inseguiva il sogno Tom Waits, che aveva incrociato insieme a Greg Cohen alla Rassegna Tenco nel 1987. Il sogno è rimasto un sogno, ma Greg Cohen da allora sarà molto spesso al suo fianco collaborando anche agli ultimi tre album. Varcare l’oceano per andare dall’amico Cohen e da molti dei suoi collaboratori newyorkesi a realizzare parte del precedente disco ha significato molto per Locasciulli: allargare gli orizzonti e pescare nel pentagramma waitsiano quel tanto che serviva ad arricchire, internazionalizzare ed ispessire la sua musica. Le ballate intimistiche di vita vissuta, le pagine di vita quotidiana una volta indissolubilmente legate alla scuola romana, ora vibrano di echi nuovi grazie ad arrangiamenti creativi (firmati con Greg Cohen), ad una strumentazione eccentrica e d’impatto, ad una voce più roca ed espressiva. Tornato a vibrare in questa chiave, è un passato che ci piace molto: e i due inediti firmati con De Gregori, la collaborazione continua, rappresentano ovviamente l’attuale carta di credito del cantautore oltre che l’anticipazione del prossimo lavoro.
Ciao 2001 – Ottobre1992
E con "Delitti perfetti" irrompono i suoni urbani
di Riccardo Barlaam
"Delitti perfetti" è il titolo un po’ hitchcockiano dell’ultimo ellepi di Mimmo Locasciulli. I brani più significativi di un percorso creativo più che decennale, rinnovati e riarrangiati un modo originale, con la presenza preziosa di Greg Cohen, contrabbassista e arrangiatore di Tom Waits. E con due canzoni nuove scritte a quattro mani con l’amico De Gregori. I testi sono validi come sempre. Ma l’originalità di questo lavoro sta nella musica, come una scatola che appena tolto il coperchio rivela tante sorprese, o certe cucine di una volta piene di odori, tutti diversi.
Locasciulli ricrea situazioni urbane, atmosfere fuori dal tempo, usando suoni e rumori di tutti i giorni: bottiglie che si rompono, legni che battono, treni che si fermano. Ogni brano di questo disco – antologia è un frammento. Una storia a sé. Con un’atmosfera ben precisa, un’ambientazione veramente retrò, un linguaggio narrativo diverso e un uso degli strumenti musicali (per lo più acustici) differente. Il risultato è inaspettatamente piacevole. Con questo lavoro il cantautore abruzzese conferma di essere arrivato ad una piena maturazione della sua personalità artistica. "Delitti perfetti", uscito già da qualche mese, è una delle poche cose nuove ascoltate in questi ultimi tempi, nel panorama monocorde della musica italiana.
- La libertà- 9 Novembre 1992